Il Real va al Camp Nou da primatista, è vero, ma non ha ancora trovato quel gioco che davvero serve per tenere testa al Barcellona. Lo ha dimostrato ancora una volta mercoledì, quando c'è voluto il solito Higuain a togliere le castagne dal fuoco. Ma 'el Pipita' partirà dalla panca domenica, e comunque da solo non sarebbe bastato, per far spazio al trio d'attacco che in avvio di stagione aveva nascosto a suon di gol le pecche della rosa: CristianoRonaldo-Kakà-
Benzema. Le incognite, com'è facilmente intuibile, sono innumerevoli a partire dalla condizione di Ronaldo che non può che essere approssimativa, fino alla personalità di Benzema, che ancora non ha capito che non è più nel campionato francese dove tutti sono più buoni e non è più in un Lione che gioisce lo stesso se arriva ai quarti di Champions. In più c'è l'infortunio di Albiol, una delle poche certezze difensive. I dubbi ci sono, ma sono pure dall'altra parte, in un Barcellona che, paradossalmente, ha forse in Ibra e Messi (in panchina con l'Inter in vista del clasico) il suo enigma maggiore di questa prima parte di stagione.

Le certezze arrivano solo dia numeri da cui si parte domenica sera: 206 sfide ufficiali con 85 vittorie del Real, 79 del Barca e 42 pareggi. I gol sono a quota 354 per le merengues e 330 per i blaugrana. Una curiosità: l'unico clasico della storia giocato il 29 novembre finì 2-0 per il Madrid in casa: era il 1959 e uno dei due gol li segnò Alfredo Di Stefano, che domani sera vuole esultare di nuovo a 50 anni esatti di distanza.