venerdì 27 novembre 2009

Il clasico dei dubbi

Si riparte inevitabilmente dal 6-2 dell'anno scorso che regalò la Liga al Barca e umiliò il Real. Il clasico di domani sera è il numero 206 della storia, in partite ufficiali, e deve dare risposte sia ai catalani, che vogliono verificare se davvero con l'Inter sono usciti dalla crisi, sia alla fragile impalcatura costruita da Pellegrini.
Il Real va al Camp Nou da primatista, è vero, ma non ha ancora trovato quel gioco che davvero serve per tenere testa al Barcellona. Lo ha dimostrato ancora una volta mercoledì, quando c'è voluto il solito Higuain a togliere le castagne dal fuoco. Ma 'el Pipita' partirà dalla panca domenica, e comunque da solo non sarebbe bastato, per far spazio al trio d'attacco che in avvio di stagione aveva nascosto a suon di gol le pecche della rosa: CristianoRonaldo-Kakà-Benzema. Le incognite, com'è facilmente intuibile, sono innumerevoli a partire dalla condizione di Ronaldo che non può che essere approssimativa, fino alla personalità di Benzema, che ancora non ha capito che non è più nel campionato francese dove tutti sono più buoni e non è più in un Lione che gioisce lo stesso se arriva ai quarti di Champions. In più c'è l'infortunio di Albiol, una delle poche certezze difensive. I dubbi ci sono, ma sono pure dall'altra parte, in un Barcellona che, paradossalmente, ha forse in Ibra e Messi (in panchina con l'Inter in vista del clasico) il suo enigma maggiore di questa prima parte di stagione.

Le certezze arrivano solo dia numeri da cui si parte domenica sera: 206 sfide ufficiali con 85 vittorie del Real, 79 del Barca e 42 pareggi. I gol sono a quota 354 per le merengues e 330 per i blaugrana. Una curiosità: l'unico clasico della storia giocato il 29 novembre finì 2-0 per il Madrid in casa: era il 1959 e uno dei due gol li segnò Alfredo Di Stefano, che domani sera vuole esultare di nuovo a 50 anni esatti di distanza.

venerdì 20 novembre 2009

Stavolta ci saremo?


Otto giorni di eventi per avvicinarsi alla prima finale di Champions' League che si disputerà di sabato. Una sorta di "settimana dei campioni" quella che è stata illustrata oggi a Madrid in occasione della presentazione del logo ufficiale della finale che si giocherà al Bernabeu il prossimo 22 maggio. Il logo, ha commentato Jorge Valdano, direttore generale del Real ed ex attaccante delle Merengues negli anni '80, "riesce a trasmettere le sensazioni e lo spirito trasmesse dalla Spagna, da Madrid, dal calcio e dalla Champions". L'avvicinamento alla partita che assegnerà "la Coppa dalle grandi orecchie" sarà segnato da due partite: il 19 si giocherà a Getafe, a pochi chilometri da Madrid, la finale della Champions League femminile, mentre al Bernabeu si sfideranno le giovanili under19 delle due finaliste maschili.

L'ultima finale di Coppa Campioni al Bernabeu si giocò 30 anni fa, il 28 maggio 1980: il Nottingham Forest si impose 1-0 sull'Amburgo vincendo la seconda Coppa consecutiva di quella squadra del mitico allenatore Brian Clough. Il Real, quell'anno, venne eliminato in semifinale dai tedeschi: dopo il 2-0 dell'andata al Bernabeu firmato dalla doppietta di Santillana, venne sepolto 5-1 ad Amburgo.

mercoledì 18 novembre 2009

Raul-Van Nistelrooy, le stelle chiedono spazio

Hanno tirato la carretta nelle ultime due, fallimentari stagioni, spesso evitando il tracollo. Ma ora, nel Real dei nuovi Galacticos non sembra esserci più spazio per Raul e Van Nistelrooy. Il capitano nell’utimo mese ha giocato soltanto il doppio confronto con l’Alcorcon, la squiadra di serie C che ha sbattuto fuori le merengue dalla Coppa di Spagna e ora sembra desitnato a stare a guardare anche sabato contro il Racing Santander, nonostante Kakà, Higuain e Benzema (che Pellegrini considera i titolari davanti) siano reduci da dieci giorni in giro per il mondo con le nazionali. La panchina di Raul sta suscitando forti polemiche tra i sostenitori del Real che mai lo avevano visto fuori dall’undici per tre partite consecutive: conoscendolo, è difficile che Raul manifesti pubblicamente la sua insofferenza. Probabilmente starà tessendo la sua tela conbtro Pellegrini in uno spogliatoio in cui è ancora il leader, e lo riprova la cena tra il presidente Perez e il dg Valdano in cui i due hanno deciso di chiedere chiarimenti al tecnico cileno sulla posizione del capitano. Vista la forma di Higuain e il prossimo ritorno di Cristiano Ronaldo, gli spazi per Raul continueranno però a non essere moltissimi: il capitano delle merengue sarà presto davanti a un bivio, accettare un ruolo part time come quello riservato a un altro monumento blanco come Santillana, che pure partendo dalla panchina fu determinante a fine carriera per la conquista delle Coppe Uefa 1985 e 1986. Oppure operare una scelta traumatica come quella di Butragueno che alla fine della stagione 1994/95, in cui aveva giocato solo 8 partite di campionato, diede l’addio al club e andò a finire la carriera in Messico, per poi ritornare da dirigente.
Chi invece non ha aspettato a rendere pubblico il suo malessere è Ruud Van Nistelrooy: l’attaccante olandese è guarito dall’infortunio che nella scorsa stagione aveva fatto temere per il prosieguo della sua carriera e adesso chiede spazio, soprattutto perché vuole giocarsi i Mondiali in Sudafrica. Ruud aveva in realtà dato l’addio alla nazionale dopo gli Europei 2008, anche per le frizioni con l’allora ct Van Baster. Ora, però, vista la sbiadita stagione di Huntelaar, l’Olanda è alla disperata ricerca di una prima punta di peso e Van Nistelrooy vuole giocarsi le sue carte con il ct Van Marwijk che, però, potrà chiamarlo solo se giocherà con continuità da qui a giugno.

lunedì 16 novembre 2009

I record al contrario

Sergio Ramos è a un passo dal record di Fernando Hierro. Non si tratta però di presenze o gol con la maglia del Real Madrid, ma di cartellini rossi. Il quotidiano spagnolo As ci informa infatti che Ramos ha collezionato nell'ultima partita della Liga contro l'Atletico Madrid la sua nona espulsione nella Liga, solo una in meno rispetto a Hierro. La differenza è che il centrale di Malaga venne espulso dieci volte in 439 partite di campionato con le merengues, mentre Ramos di gare ne ha giocate solo 139. Ditelo ad Ancelotti, che pare lo voglia al Chelsea dopo averlo inutilmente consigliato al Milan negli ultimi tre anni, magari ci ripensa...